Bagni Capo Mele
Laigueglia, Liguria
Periodo selezionato
Nessuna data selezionata
Non rimborsabile
Servizi disponibili
- Accesso animali
- WiFi
- Animazione
- Area giochi
- Bar
- Ristorante
- Beach Soccer
- Cabine
- Calcio balilla
- Doccia calda
Caratteristiche
Tipologia
Spiaggia
Descrizione
In provincia di Savona, a Laigueglia, sull'omonimo promontorio, i bagni Capo Mele vantano un'offerta turistica capace di coniugare arte, cucina e prodotti locali della tradizione ligure.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, la spiaggia Capo Mele è stata concepita per soddisfare le esigenze di tutti.
Ampi spazi sono dedicati agli ombrelloni, dotati di lettini e sedie sdraio e ampiamente distanziati fra loro.
La zona del chiringuito, ovvero bar-ristorante è ben fornita e attrezzata, con aree gioco e tavoli per gustare le consumazioni comodamente seduti.
Vi sono inoltre un'area "Privé" esclusiva che da la possibilità di avere ancora più spazio e un'area di spiaggia in cui pagare solo l'ingresso e sdraiarsi direttamente sulla sabbia o sui materassi gonfiabili messi a disposizione.
La sera viene dedicata al divertimento e Capo Mele si trasforma in un locale con musica e luci che danno risalto all'arredamento stile Tiki. Per i più romantici è possibile affittare una postazione come di giorno per prendere la tintarella di luna e attendere l'alba.
Di sera è possibile inoltre affittare le postazioni per cucinare in autonomia una fantastica grigliata da gustare in riva al mare e godersi la sensazione della sabbia calda sotto ai piedi.
Capo Mele però è pronto a soddisfare anche le esigenze dei vostri animali: una parte di spiaggia è totalmente dedicata agli amici a quattro zampe, nel rispetto delle norme ASL e della Protezione Animali, con incluso un piccolo pet shop.
Offrire una proposta turistica innovativa e più consapevole, fondata su concetti quali l’eco sostenibilità, l’inclusione e la cultura, attraverso il contatto diretto con la storia, l’identità, e le biodiversità del territorio ospitante. E’ questa la filosofia alla base dell’Impresa del mare Capo Mele, immersa nel cuore dell’incantevole Baia del Sole nella Riviera di Ponente Ligure, nel comune di Laigueglia a pochi passi dalla rinomata città turistica di Alassio.
Nata nel 1986 e gestita dall’imprenditore e artista Livio Lovisone, Capo Mele è stata individuata come area protetta d’eccellenza da Legambiente Turismo e premiata con l’Oscar Ecoturismo 2017 con la menzione «Amici del Clima». Inoltre, viene annualmente insignita dai Musei del Mare di Genova
MuMA attraverso la carta del mare come «Ottimo esempio di operazioni culturali e iniziative veramente nuove nel campo della cultura e della tutela del paesaggio».
Se, infatti, i circa 200 metri di spiaggia fronte mare garantiscono la giusta dose di relax e divertimento agli ospiti, compresi quelli a
quattro zampe con un’area completamente dedicata, la proposta turistica di Capo Mele offre un’esperienza emotiva ed estetica ulteriore, in cui la tutela del patrimonio paesaggistico e delle sue biodiversità diventa l’occasione per raccontare la storia di un territorio e delle genti che lo abitano, attraverso l’arte, la cultura e la sensibilizzazione ambientale.
L’Impresa del mare Capo Mele si propone come esempio virtuoso e replicabile di eccellenza turistica italiana legata al mare e alla spiaggia eco -sostenibile. Come generatore di un processo d’innovazione che coinvolga attivamente altri stabilimenti desiderosi di promuovere una via di turismo alternativa, ricercando nuovi confini e nuovi pubblici e destagionalizzando la propria offerta di servizi e opportunità per tutto l’arco dell’anno.
L’idea di offrire una vacanza diversa e pluriesperienziale ai propri visitatori in ogni momento dell’anno si traduce in una struttura multifunzionale in armonia con la natura e le sue leggi, al cui interno vengono esaltate le diverse anime dell’Impresa del mare Capo Mele, nell’ottica dell’inclusione e del rispetto dell’ambiente.
All’interno dell’area verde vengono salvaguardate più di venti biodiversità vegetali della famiglia delle Psammofile, tra cui il Giglio di Mare. Sono anche naturalmente presenti diversi esemplari di pini marittimi di grandi dimensioni, alcuni dei quali ultracentenari, che sono parte essenziale del paesaggio dell’intero Golfo.
Derivante dalla locuzione latina Extra Aquae (fuori dall’acqua), nel dialetto ligure il termine stracqui indica i legnami mescolati con altri rifiuti indifferenziati, che la violenza delle mareggiate abbandona sulla costa, creando ingenti danni sia per gli operatori turistici, sia per l’ambiente che per lo smaltimento (si calcolano fino a 6-7 quintali di stracqui abbandonati per metro di spiaggia).
Da questa problematica Livio Lovisone ha creato un’opportunità, dando sfogo alla propria vena creativa e inventandosi un’originale forma di recupero sostenibile. Ha preso così vita la mostra Stracqui, un insieme di opere di artigianato artistico e quadri realizzati con alcuni dei legnami regalati dal mare, che perdono definitivamente il loro status di rifiuti per diventare, a tutti gli effetti, strumenti di divulgazione culturale.
Questi legnami hanno caratteristiche uniche perché vengono levigati dal moto delle onde, consumati e sbiancati dalla lunga permanenza nell’acqua marina e nel sale. Proprio il sale, fungendo da conservante, rappresenta la memoria che trattiene pensieri e tradizioni e permette di fare esperienza e di evolversi. Una volta sulla spiaggia, una piccola parte di questi legnami viene accuratamente selezionata da Lovisone che li lavora a mano, li assembla e li trasforma, per dar loro una nuova vita.
Oltre agli aspetti puramente artistici, le opere di Lovisone hanno una fondamentale valenza sociale ed ecologica. L’obiettivo principale del progetto, infatti, è sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni apportati alle strutture dai detriti scagliati con violenza dalle mareggiate. Un fenomeno molto critico, causato
principalmente dalla poca pulizia dei fiumi che si immettono nel mare.
Gli Stracqui diventano, così, il simbolo concreto delle difficoltà a cui gli operatori turistici delle coste devono fare fronte per mantenere in buono stato le proprie strutture. Un lavoro che li impegna durante tutto l’anno, nei lavori di pulizia, riparazione e rimozione dei detriti, in modo da farsi trovare pronti con l’arrivo della stagione turistica nei mesi estivi.
Con le proprie opere, Lovisone traduce i messaggi che arrivano dal mare, plasmandoli e dando loro una forma artistica. Propone ai visitatori un viaggio nel tempo, attraverso i cicli delle stagioni e i dodici mesi dell’anno, utilizzando come strumenti di lavoro gli elementi offerti dalla natura, quali il sole, il mare e il sale. Racconta le numerose storie del territorio ligure, delle sue tradizioni e della gente che lo abita.
Di differenti forme e dimensioni, ognuno di questi pezzi unici riporta data e luogo della raccolta, in modo da ricordare la mareggiata che li ha generati e i lavori intrapresi per porre rimedio ai danni provocati.
La mostra è ospitata all’interno dell’Ondina, a pochi metri dal mare, e al momento è composta da 12 opere che possono essere ammirate durante tutto l’anno, a cui si aggiungono quelle costruite direttamente sulla spiaggia. Il progetto Stracqui è inoltre un’occasione importante per destagionalizzare l’offerta turistica e proporre un interessante e necessario percorso educativo anche alle scuole del territorio.
L’attenzione di Lovisone nei confronti dell’ambiente si è tradotta anche nel recupero e nella salvaguardia di antiche biodiversità vegetali
originarie degli ambienti costieri, che in molti casi il fenomeno di un turismo di massa poco sensibile e sensibilizzato ha contribuito a far lentamente scomparire.
La principale di queste biodiversità è il Giglio di Mare, che per la sua bellezza e rarità è stato dichiarato, nel 2009, specie vegetale protetta dalla Regione Liguria. Il progetto di salvaguardia ha preso vita nel 2003, nel rispetto di un Protocollo d’intesa con l’Università di Genova, la Provincia di Savona, la Comunità Montana e l’Associazione Bagni Marini di Savona. Lovisone è riuscito a reimpiantare e tutelare il Giglio di Mare all’interno della propria area verde di circa 4.000 metri, facendo di Capo Mele uno dei pochissimi luoghi in Italia e l’unico in Liguria dove è possibile trovare questa pianta rara.
Bianco e vagamente simile all’Orchidea, il Giglio di Mare impiega circa cinque anni per svilupparsi, per poi fiorire e appassire durante l’arco di una singola giornata, intorno alla fine di agosto. Rappresenta così il simbolo della caducità della Natura, ma anche della sua originale e mai banale bellezza.
Anche per questo progetto diventano fondamentali gli stracqui recuperati sulla spiaggia, ri-utilizzati per creare dei microambienti veri, ribelli e fuori dagli schemi, ma fondamentali per garantire l’identità reale del luogo e creare l’habitat perfetto per lo sviluppo del Giglio di Mare e delle altre varietà. Prende forma, quindi, un giardino in movimento a pochi passi dal mare, che interpreta e sviluppa le energie presenti sul luogo e tenta di lavorare il più possibile insieme alla natura.
L’ideatore del giardino in movimento, lo scrittore e paesaggista francese Gilles Clèment, propone la figura del paesaggista-giardiniere, che sorveglia e accompagna l'operato della natura, ma che è anche in grado di tracciare un'invisibile trama nella composizione del giardino ed è capace di innescare nel visitatore un'esperienza emotiva ed estetica, coinvolgendolo nella percezione di un processo sia ciclico che evolutivo, tutto da scoprire.
Insieme al Giglio di Mare, il giardino in movimento di Capo Mele preserva oltre 20 varietà botaniche della famiglia delle Psammofile come il Papavero di Mare, l’erba Kalì e il Finocchio Selvatico. All’interno del Parco è inoltre possibile trovare esemplari di pini marittimi pluricentenari di grandi dimensioni.
L’area verde complessiva con il giardino in movimento diventa a tutti gli effetti un itinerario turistico visitabile e un percorso didattico per le scuole del territorio, grazie anche a cartelli informativi affissi sulla spiaggia che raccontano i segreti e l’evoluzione delle diverse varietà presenti. Un luogo speciale, in cui le diverse forme di natura si intersecano e si alleano per offrire un paesaggio d’eccellenza.
Creare una struttura turistica polifunzionale fondata sull’attenzione verso l’ambiente e il territorio, in grado di offrire un concetto di vacanza differente, più ecosostenibile, inclusiva e consapevole, è soltanto il punto di partenza di un progetto più ampio e ambizioso.
L’idea di Livio Lovisone è, infatti, quella di dare vita a un vero e proprio Manifesto che, partendo dall’esperienza di Capo Mele, possa aprire la strada a un movimento di eccellenze turistiche sull’intero territorio nazionale. Un Manifesto che diventi generatore di un processo di innovazione, capace di coinvolgere e stimolare altre aziende a lavorare per un turismo rispettoso e di qualità.
Le sempre maggiori difficoltà nel dirigere uno stabilimento balneare, accentuate dal rischio concreto che tra pochi anni tutte le spiagge possano andare all’asta, cancellando di fatto il lavoro e le esperienze di generazioni, pone gli operatori turistici di fronte a nuove sfide e a un drastico ma necessario cambiamento nella loro visione imprenditoriale.
L’obiettivo che il Manifesto si pone è, quindi, quello di creare una rete di parchi protetti sul mare, destinati a diventare un unico grande parco diffuso per un progetto Europeo nel Mediterraneo. Di dare vita a un’esclusiva eccellenza del turismo balneare “made in Italy” con il suo tessuto socio-culturale e ambientale e il suo patrimonio storico e culturale interconnesso.
Sono quattro i punti fondamentali su cui si fonda il manifesto di Livio Lovisone, a cui gli aspiranti Parchi del Mare si devono adeguare per perseguire il medesimo obiettivo:
La nascita di questa rete di imprese innovative legate al mare e alla spiaggia, e di conseguenza anche al sole e al sale, potrebbe così aprire nuovi scenari turistici, coinvolgere nuovi pubblici con nuovi approcci. Potrebbe destagionalizzare attraverso la cultura e l’arte, sotto la bandiera della ecosostenibilità e della biodiversità, valorizzando quanto era ed è presente sul luogo.
1986 l’anno di fondazione dell’Impresa turistica Capo Mele
2017 l’anno in cui l’Impresa Turistica Capo Mele ha ricevuto l’Oscar Ecoturismo da Legambiente
200 metri di spiaggia fronte mare attrezzata per garantire l’accesso e la fruizione di tutti i servizi anche alle persone con disabilità motorie
50 metri di spiaggia fronte mare dedicata esclusivamente agli amici a quattro zampe
200 metri quadri dell’Ondina, ristorante da circa 50 coperti durante i mesi estivi e atelier e spazio espositivo durante tutto il resto dell’anno
12 le opere attualmente presenti nella mostra Stracqui, realizzate da Livio Lovisone con i legni lasciati sulla spiaggia dalle violente mareggiate che colpiscono la costa
Oltre 4.000 i metri quadri su cui si sviluppa l’area verde dell’Impresa turistica Capo Mele, sia sulla spiaggia fronte mare sia nella zona a monte sulla collina retrostante
Oltre 20 le biodiversità vegetali salvaguardate dall’Impresa turistica Capo Mele all’interno del proprio Parco, con il concetto del Giardino in Movimento, tra cui il Giglio di Mare all’interno del proprio Parco, con il concetto del Giardino in Movimento, tra cui il Giglio di Mare
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, la spiaggia Capo Mele è stata concepita per soddisfare le esigenze di tutti.
Ampi spazi sono dedicati agli ombrelloni, dotati di lettini e sedie sdraio e ampiamente distanziati fra loro.
La zona del chiringuito, ovvero bar-ristorante è ben fornita e attrezzata, con aree gioco e tavoli per gustare le consumazioni comodamente seduti.
Vi sono inoltre un'area "Privé" esclusiva che da la possibilità di avere ancora più spazio e un'area di spiaggia in cui pagare solo l'ingresso e sdraiarsi direttamente sulla sabbia o sui materassi gonfiabili messi a disposizione.
La sera viene dedicata al divertimento e Capo Mele si trasforma in un locale con musica e luci che danno risalto all'arredamento stile Tiki. Per i più romantici è possibile affittare una postazione come di giorno per prendere la tintarella di luna e attendere l'alba.
Di sera è possibile inoltre affittare le postazioni per cucinare in autonomia una fantastica grigliata da gustare in riva al mare e godersi la sensazione della sabbia calda sotto ai piedi.
Capo Mele però è pronto a soddisfare anche le esigenze dei vostri animali: una parte di spiaggia è totalmente dedicata agli amici a quattro zampe, nel rispetto delle norme ASL e della Protezione Animali, con incluso un piccolo pet shop.
CAPO MELE: UN PROGETTO TURISTICO SOSTENIBILE E INCLUSIVO
Offrire una proposta turistica innovativa e più consapevole, fondata su concetti quali l’eco sostenibilità, l’inclusione e la cultura, attraverso il contatto diretto con la storia, l’identità, e le biodiversità del territorio ospitante. E’ questa la filosofia alla base dell’Impresa del mare Capo Mele, immersa nel cuore dell’incantevole Baia del Sole nella Riviera di Ponente Ligure, nel comune di Laigueglia a pochi passi dalla rinomata città turistica di Alassio.
Nata nel 1986 e gestita dall’imprenditore e artista Livio Lovisone, Capo Mele è stata individuata come area protetta d’eccellenza da Legambiente Turismo e premiata con l’Oscar Ecoturismo 2017 con la menzione «Amici del Clima». Inoltre, viene annualmente insignita dai Musei del Mare di Genova
MuMA attraverso la carta del mare come «Ottimo esempio di operazioni culturali e iniziative veramente nuove nel campo della cultura e della tutela del paesaggio».
Se, infatti, i circa 200 metri di spiaggia fronte mare garantiscono la giusta dose di relax e divertimento agli ospiti, compresi quelli a
quattro zampe con un’area completamente dedicata, la proposta turistica di Capo Mele offre un’esperienza emotiva ed estetica ulteriore, in cui la tutela del patrimonio paesaggistico e delle sue biodiversità diventa l’occasione per raccontare la storia di un territorio e delle genti che lo abitano, attraverso l’arte, la cultura e la sensibilizzazione ambientale.
- In quest’ottica è nato il progetto “Stracqui”, la realizzazione di originali opere d’arte, a cura di Livio Lovisone, attraverso il recupero e il riutilizzo di alcuni dei legnami abbandonati sulla costa dalle violente L’aspetto artistico si fonde con quello della sensibilizzazione. Il riutilizzo di “ciò che arriva dal mare” vuole simboleggiare un problema estremamente complesso, che grava sulle popolazioni costiere e, soprattutto, sugli addetti ai lavori: le mareggiate che colpiscono la baia, infatti, provocano ingenti danni alle strutture e alla spiaggia stessa.
- Con il medesimo obiettivo ha preso forma anche il progetto di salvaguardia di oltre 20 biodiversità del territorio costiero in via di estinzione, tra cui il Giglio di Mare. All’interno di un’area verde, infatti, viene creato il giusto ambiente per lo sviluppo di queste specie vegetali, seguendo il percorso del cosiddetto giardino in movimento. Teorizzato dallo scrittore e paesaggista francese Gilles Clèment, il giardino in movimento interpreta e sviluppa le energie presenti sul luogo e tenta di lavorare il più possibile insieme alla natura, non imponendosi artificialmente, ma custodendola e accompagnandola nel suo percorso evolutivo.
L’Impresa del mare Capo Mele si propone come esempio virtuoso e replicabile di eccellenza turistica italiana legata al mare e alla spiaggia eco -sostenibile. Come generatore di un processo d’innovazione che coinvolga attivamente altri stabilimenti desiderosi di promuovere una via di turismo alternativa, ricercando nuovi confini e nuovi pubblici e destagionalizzando la propria offerta di servizi e opportunità per tutto l’arco dell’anno.
UNO SPAZIO MULTIFUNZIONALE PER SODDISFARE IL CORPO E LA MENTE
L’idea di offrire una vacanza diversa e pluriesperienziale ai propri visitatori in ogni momento dell’anno si traduce in una struttura multifunzionale in armonia con la natura e le sue leggi, al cui interno vengono esaltate le diverse anime dell’Impresa del mare Capo Mele, nell’ottica dell’inclusione e del rispetto dell’ambiente.
- La spiaggia di sabbia fine affacciata sul Mar Ligure si estende per oltre 200 metri fronte mare. Garantisce numerosi servizi, dagli ombrelloni a una zona dedicata solo per i lettini, dai privè per comitive agli ampi spazi liberi a giardino. La spiaggia è completamente attrezzata per garantire l’accesso e la fruizione di tutti i servizi anche alle persone con disabilità motorie.
- Un’area sulla spiaggia di circa 50 metri fronte mare è adibita esclusivamente per ospitare gli animali, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza.
- L’Ondina (la ninfa acquatica per eccellenza secondo l’alchimista svizzero Paracelso) è strutturata su 200 metri quadri e ha una doppia valenza: ristorante da circa 50 coperti con terrazza vista mare durante i mesi estivi e laboratorio artistico e spazio espositivo dove poter ammirare gli Stracqui realizzati da Livio Lovisone durante il resto dell’anno.
- Il chiringuito a pochi passi dal mare, durante il giorno offre un’ampia scelta di insalate, panini e piatti light, per poi trasformarsi, nelle ore serali, in un locale trendy dove consumare l’apericena e organizzare grigliate sulla spiaggia.
- L’area verde di Capo Mele si sviluppa su una superficie di oltre 4.000 metri quadri comprendente la zona sulla spiaggia e quella a monte sulla collina retrostante.
All’interno dell’area verde vengono salvaguardate più di venti biodiversità vegetali della famiglia delle Psammofile, tra cui il Giglio di Mare. Sono anche naturalmente presenti diversi esemplari di pini marittimi di grandi dimensioni, alcuni dei quali ultracentenari, che sono parte essenziale del paesaggio dell’intero Golfo.
GLI STRACQUI: TRA OPERE D’ARTE E SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE
Derivante dalla locuzione latina Extra Aquae (fuori dall’acqua), nel dialetto ligure il termine stracqui indica i legnami mescolati con altri rifiuti indifferenziati, che la violenza delle mareggiate abbandona sulla costa, creando ingenti danni sia per gli operatori turistici, sia per l’ambiente che per lo smaltimento (si calcolano fino a 6-7 quintali di stracqui abbandonati per metro di spiaggia).
Da questa problematica Livio Lovisone ha creato un’opportunità, dando sfogo alla propria vena creativa e inventandosi un’originale forma di recupero sostenibile. Ha preso così vita la mostra Stracqui, un insieme di opere di artigianato artistico e quadri realizzati con alcuni dei legnami regalati dal mare, che perdono definitivamente il loro status di rifiuti per diventare, a tutti gli effetti, strumenti di divulgazione culturale.
Questi legnami hanno caratteristiche uniche perché vengono levigati dal moto delle onde, consumati e sbiancati dalla lunga permanenza nell’acqua marina e nel sale. Proprio il sale, fungendo da conservante, rappresenta la memoria che trattiene pensieri e tradizioni e permette di fare esperienza e di evolversi. Una volta sulla spiaggia, una piccola parte di questi legnami viene accuratamente selezionata da Lovisone che li lavora a mano, li assembla e li trasforma, per dar loro una nuova vita.
Oltre agli aspetti puramente artistici, le opere di Lovisone hanno una fondamentale valenza sociale ed ecologica. L’obiettivo principale del progetto, infatti, è sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni apportati alle strutture dai detriti scagliati con violenza dalle mareggiate. Un fenomeno molto critico, causato
principalmente dalla poca pulizia dei fiumi che si immettono nel mare.
Gli Stracqui diventano, così, il simbolo concreto delle difficoltà a cui gli operatori turistici delle coste devono fare fronte per mantenere in buono stato le proprie strutture. Un lavoro che li impegna durante tutto l’anno, nei lavori di pulizia, riparazione e rimozione dei detriti, in modo da farsi trovare pronti con l’arrivo della stagione turistica nei mesi estivi.
Con le proprie opere, Lovisone traduce i messaggi che arrivano dal mare, plasmandoli e dando loro una forma artistica. Propone ai visitatori un viaggio nel tempo, attraverso i cicli delle stagioni e i dodici mesi dell’anno, utilizzando come strumenti di lavoro gli elementi offerti dalla natura, quali il sole, il mare e il sale. Racconta le numerose storie del territorio ligure, delle sue tradizioni e della gente che lo abita.
Di differenti forme e dimensioni, ognuno di questi pezzi unici riporta data e luogo della raccolta, in modo da ricordare la mareggiata che li ha generati e i lavori intrapresi per porre rimedio ai danni provocati.
La mostra è ospitata all’interno dell’Ondina, a pochi metri dal mare, e al momento è composta da 12 opere che possono essere ammirate durante tutto l’anno, a cui si aggiungono quelle costruite direttamente sulla spiaggia. Il progetto Stracqui è inoltre un’occasione importante per destagionalizzare l’offerta turistica e proporre un interessante e necessario percorso educativo anche alle scuole del territorio.
A SALVAGUARDIA DEL GIGLIO DI MARE: IL GIARDINO IN MOVIMENTO DI CAPO MELE
L’attenzione di Lovisone nei confronti dell’ambiente si è tradotta anche nel recupero e nella salvaguardia di antiche biodiversità vegetali
originarie degli ambienti costieri, che in molti casi il fenomeno di un turismo di massa poco sensibile e sensibilizzato ha contribuito a far lentamente scomparire.
La principale di queste biodiversità è il Giglio di Mare, che per la sua bellezza e rarità è stato dichiarato, nel 2009, specie vegetale protetta dalla Regione Liguria. Il progetto di salvaguardia ha preso vita nel 2003, nel rispetto di un Protocollo d’intesa con l’Università di Genova, la Provincia di Savona, la Comunità Montana e l’Associazione Bagni Marini di Savona. Lovisone è riuscito a reimpiantare e tutelare il Giglio di Mare all’interno della propria area verde di circa 4.000 metri, facendo di Capo Mele uno dei pochissimi luoghi in Italia e l’unico in Liguria dove è possibile trovare questa pianta rara.
Bianco e vagamente simile all’Orchidea, il Giglio di Mare impiega circa cinque anni per svilupparsi, per poi fiorire e appassire durante l’arco di una singola giornata, intorno alla fine di agosto. Rappresenta così il simbolo della caducità della Natura, ma anche della sua originale e mai banale bellezza.
Anche per questo progetto diventano fondamentali gli stracqui recuperati sulla spiaggia, ri-utilizzati per creare dei microambienti veri, ribelli e fuori dagli schemi, ma fondamentali per garantire l’identità reale del luogo e creare l’habitat perfetto per lo sviluppo del Giglio di Mare e delle altre varietà. Prende forma, quindi, un giardino in movimento a pochi passi dal mare, che interpreta e sviluppa le energie presenti sul luogo e tenta di lavorare il più possibile insieme alla natura.
L’ideatore del giardino in movimento, lo scrittore e paesaggista francese Gilles Clèment, propone la figura del paesaggista-giardiniere, che sorveglia e accompagna l'operato della natura, ma che è anche in grado di tracciare un'invisibile trama nella composizione del giardino ed è capace di innescare nel visitatore un'esperienza emotiva ed estetica, coinvolgendolo nella percezione di un processo sia ciclico che evolutivo, tutto da scoprire.
Insieme al Giglio di Mare, il giardino in movimento di Capo Mele preserva oltre 20 varietà botaniche della famiglia delle Psammofile come il Papavero di Mare, l’erba Kalì e il Finocchio Selvatico. All’interno del Parco è inoltre possibile trovare esemplari di pini marittimi pluricentenari di grandi dimensioni.
L’area verde complessiva con il giardino in movimento diventa a tutti gli effetti un itinerario turistico visitabile e un percorso didattico per le scuole del territorio, grazie anche a cartelli informativi affissi sulla spiaggia che raccontano i segreti e l’evoluzione delle diverse varietà presenti. Un luogo speciale, in cui le diverse forme di natura si intersecano e si alleano per offrire un paesaggio d’eccellenza.
UN MANIFESTO PER L’ECCELLENZA TURISTICA A LIVELLO NAZIONALE
Creare una struttura turistica polifunzionale fondata sull’attenzione verso l’ambiente e il territorio, in grado di offrire un concetto di vacanza differente, più ecosostenibile, inclusiva e consapevole, è soltanto il punto di partenza di un progetto più ampio e ambizioso.
L’idea di Livio Lovisone è, infatti, quella di dare vita a un vero e proprio Manifesto che, partendo dall’esperienza di Capo Mele, possa aprire la strada a un movimento di eccellenze turistiche sull’intero territorio nazionale. Un Manifesto che diventi generatore di un processo di innovazione, capace di coinvolgere e stimolare altre aziende a lavorare per un turismo rispettoso e di qualità.
Le sempre maggiori difficoltà nel dirigere uno stabilimento balneare, accentuate dal rischio concreto che tra pochi anni tutte le spiagge possano andare all’asta, cancellando di fatto il lavoro e le esperienze di generazioni, pone gli operatori turistici di fronte a nuove sfide e a un drastico ma necessario cambiamento nella loro visione imprenditoriale.
L’obiettivo che il Manifesto si pone è, quindi, quello di creare una rete di parchi protetti sul mare, destinati a diventare un unico grande parco diffuso per un progetto Europeo nel Mediterraneo. Di dare vita a un’esclusiva eccellenza del turismo balneare “made in Italy” con il suo tessuto socio-culturale e ambientale e il suo patrimonio storico e culturale interconnesso.
Sono quattro i punti fondamentali su cui si fonda il manifesto di Livio Lovisone, a cui gli aspiranti Parchi del Mare si devono adeguare per perseguire il medesimo obiettivo:
- Attenti alle disabilità motorie
- Aperti verso la cultura, le biodiversità e gli animali
- Collegati sul territorio con la tecnologia e al territorio con cultura e artigianato
- Rispettosi della spiaggia e delle competenze delle persone acquisite con l’esperienza
La nascita di questa rete di imprese innovative legate al mare e alla spiaggia, e di conseguenza anche al sole e al sale, potrebbe così aprire nuovi scenari turistici, coinvolgere nuovi pubblici con nuovi approcci. Potrebbe destagionalizzare attraverso la cultura e l’arte, sotto la bandiera della ecosostenibilità e della biodiversità, valorizzando quanto era ed è presente sul luogo.
I NUMERI DELL’IMPRESA TURISTICA CAPO MELE
1986 l’anno di fondazione dell’Impresa turistica Capo Mele
2017 l’anno in cui l’Impresa Turistica Capo Mele ha ricevuto l’Oscar Ecoturismo da Legambiente
200 metri di spiaggia fronte mare attrezzata per garantire l’accesso e la fruizione di tutti i servizi anche alle persone con disabilità motorie
50 metri di spiaggia fronte mare dedicata esclusivamente agli amici a quattro zampe
200 metri quadri dell’Ondina, ristorante da circa 50 coperti durante i mesi estivi e atelier e spazio espositivo durante tutto il resto dell’anno
12 le opere attualmente presenti nella mostra Stracqui, realizzate da Livio Lovisone con i legni lasciati sulla spiaggia dalle violente mareggiate che colpiscono la costa
Oltre 4.000 i metri quadri su cui si sviluppa l’area verde dell’Impresa turistica Capo Mele, sia sulla spiaggia fronte mare sia nella zona a monte sulla collina retrostante
Oltre 20 le biodiversità vegetali salvaguardate dall’Impresa turistica Capo Mele all’interno del proprio Parco, con il concetto del Giardino in Movimento, tra cui il Giglio di Mare all’interno del proprio Parco, con il concetto del Giardino in Movimento, tra cui il Giglio di Mare
Passeggiata Del Golfo snc, 17023, Laigueglia
Indicazioni