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Approvata delibera a Lecce: bandi per concessioni balneari entro aprile

Un avviso per assegnare nuove concessioni su spiagge libere e proroga fino al 31 dicembre 2024 per quelle esistenti è stato deliberato dal Comune di Lecce. Questa decisione allinea Lecce alla maggioranza delle amministrazioni locali italiane, che hanno scelto di usufruire della deroga di un anno prevista dalla legge 118/2022. La giunta del sindaco Carlo Salvemini ha approvato ieri una delibera di indirizzo al dirigente del settore “Pianificazione e sviluppo del territorio”, che definisce la futura gestione dei 21 chilometri della costa leccese.

La delibera conferisce al dirigente il compito di approvare entro il prossimo 29 dicembre una proroga al 31 dicembre 2024 per tutte le concessioni in corso sul demanio marittimo leccese e di redigere entro il 31 gennaio 2024 uno “schema di bando” o “capitolato tipo” per la gestione delle assegnazioni nel 2024.

In pratica, i bandi serviranno sia per concedere nuovi lotti di demanio marittimo, già individuati dal Piano comunale delle coste, sia per riassegnare le concessioni esistenti in scadenza il 31 dicembre 2024. Lo schema di bando, secondo la delibera, dovrà rispettare le regole per la pubblica selezione dei concessionari contenute nel Codice della navigazione, in linea con i principi generali dell’ordinamento interno e del diritto europeo.

Le procedure per le spiagge libere dovranno essere avviate entro febbraio, mentre per le concessioni esistenti le gare si terranno entro aprile 2024. I nuovi lotti di demanio marittimo che saranno assegnati riguardano varie tipologie previste dal Piano comunale delle coste di Lecce, tra cui spiagge libere con servizi, chioschi, concessioni per uso sportivo e stabilimenti balneari. Numero e tipologia di concessioni da mettere a bando sono ancora in valutazione.

La giunta ha indicato i criteri per le procedure comparative, sottolineando l’importanza di:

  • professionalità ed esperienza nel settore balneare
  • risorse strumentali e tecnologiche disponibili per l’esercizio delle attività
  • efficienza aziendale in relazione alla gestione, alla sicurezza del personale e all’utilizzo di adeguati strumenti di inclusione sociale
  • pianificazione sostenibile delle strutture; collaborazione al monitoraggio dell’erosione costiera
  • migliore qualità dell’offerta dei servizi ai turisti, anche sotto il profilo del contenimento dei prezzi; valutazione degli investimenti finalizzati alla migliore qualità dei servizi di interesse pubblico e di quelli comunque compatibili con gli obiettivi del Piano comunale delle coste a seconda della tipologia di attività collegata al lotto concedibile.

La proroga di un anno per le concessioni esistenti è giustificata dalla mancata emanazione dei decreti attuativi sulla riforma del demanio marittimo previsti dalla legge 118/2022, che avrebbero dovuto definire criteri omogenei per le gare su tutto il territorio italiano. La mancata applicazione della proroga avrebbe potuto comportare rischi penali sia per i concessionari che per il Comune, configurando il reato di occupazione abusiva del demanio marittimo.

La giunta ha anche affrontato il tema degli edifici in muratura sul demanio marittimo (pertinenze demaniali), dando indirizzo agli uffici di valutare la possibilità di mantenerli o trasformarli, garantendo la piena attuazione del Piano comunale delle coste.

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