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Spiagge a numero chiuso in Sardegna (e altri divieti)

Scopri le spiagge della Sardegna

L’estate 2023 si preannuncia un po’ diversa da tutte le altre, per una questione soprattutto di sovraffollamento e di strascichi pandemici. Sempre più spesso si sente parlare di tipologie di stabilimenti balneari che hanno scelto la politica del numero chiuso, specialmente in Sardegna. Perché chiudere le spiagge in Sardegna

Spiagge a numero chiuso della Sardegna

Le spiagge a numero chiuso sono da considerarsi un esperimento dedicato alla tutela del turista, il quale dovrà prenotare con anticipo il suo posto in spiaggia in diversi siti balneari, e a quella del diritto di trovarsi su una spiaggia non sovraffollata dal turismo dell’ultima ora. 

Eccezion fatta per i residenti, da quest’anno (ma in parte anche già dal 2022) la Sardegna sta sperimentando con il numero chiuso, i ticket d’ingresso a pagamento e gli orari di permanenza. Si tratta solo di una soluzione intelligente per tutelare il patrimonio naturale delle spiagge sarde che al contempo permettere ai turisti di godersi al meglio la propria permanenza sulla spiaggia.

Lu Imposti e Brandinchi

Nel 2023 anche Lu Impisti e Brandichi (a San Teodoro) adotteranno una politica a numero chiuso. Le tariffe dipenderanno da alcuni fattori: è tutto gratis per i residenti, i bambini pagano 1 euro fino a 12 anni e così le persone diversamente abili. Tutti gli altri pagheranno invece 2 euro. Una somma simbolica per un massimale di 3.300 persone a Lu Imposto e  di 1.447 a Brandichi

Spiaggia del Cavaliere

Già dal 2022 la Spiaggia del Cavaliere, sull’isola di Budelli e facente parte dell’arcipelago della Maddalena è a numero chiuso. Trattandosi di un gioiello naturalistico dal valore inestimabile, risulta necessario tutelare questa bellissima spiaggia dalla sabbia rosata. Già da molti anni, infatti, proseguono i furti di sabbia rosa: un problema complesso dal 1994 e che può essere risolto solo proteggendo la spiaggia dall’erosione dei litorali, specialmente quella che può essere evitata dal buonsenso.

Cala Coticcio

Rimaniamo sempre nell’Arcipelago della Maddalena, dove l’accesso a Cala Coticcio verrà limitato a un massimo di 60 persone al giorno. La prenotazione (da effettuare online) avrà un costo di 3 euro a persona e richiederà inoltre l’accompagnamento di una guida locale. 

La Pelosa

Niente teli da mare a La Pelosa, una delle spiagge più belle della Sardegna diventata di recente a numero chiuso. Massimo 1.500 bagnanti al giorno e una prenotazione a persona con un costo di 3,5 euro

Perché niente teli da mare? I teli sono fatti di stoffa che tende a portarsi via parte della sabbia sull’arenile. Dunque, l’asciugamano va sostituito con una stuoia. Vige anche l’obbligo di sciacquarsi la sabbia dai piedi prima di lasciare la spiaggia.

Tuerredda

Il comune di Teulada ha chiuso il numero di accessi alla spiaggia di Turedda. Massimo 110 persone al giorno con controlli a tappeto che vanno avanti tutto il giorno, dalle ore 8 alle 18.

Cala dei Gabbiani

A Baunei ci sono altre regole ancora: Cala Gabbiani avrà massimo 350 ingressi quotidiani, con una permanenza di non più di 2 ore al giorno a persona

Le altre restrizioni al turismo: stop agli ingressi con mezzi privati

La scelta di limitare gli accessi alle spiagge rappresenta una scelta volta alla salvaguardia degli arenili dall’erosione. Ma vediamo quali sono le altre restrizioni al turismo.
Alcune isole, come ad esempio Procida, vedono arrivare inoltre il divieto di sbarco per le macchine e i motorini provenienti da fuori Regione. Una scelta pensata per impedire gli ingorghi, il caos e il sovraffollamento delle strade. All’isola del Giglio, invece, la macchina è concessa solo a coloro che soggiornano per più di 4 giorni e previo pagamento di una tassa d’accesso

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