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I 3 drink estivi italiani più famosi nel mondo: la ricetta e l’inventore

L’Italia è famosa per le sue spiagge, il suo patrimonio culturale, la sua cucina e le sue tradizioni.
Non sono da meno alcuni cocktail nati proprio nel Bel Paese e conosciuti in tutto il mondo, ideati da Conti e baristi.

Spiagge.it ti propone i tre drink più famosi e facili da fare anche a casa. Segui le nostre ricette conoscendone la storia: ogni sorso sarà più intenso e ricco di immaginazione.

NEGRONI

Ricetta:
1/3 di gin
1/3 di campari
1/3 di vermut rosso

Versare gli ingredienti nel bicchiere con ghiaccio dalla gradazione alcolica più alta alla più bassa e mescolare delicatamente. Aggiungere l’iconica metà fetta di arancia.

Storia:
Il Negroni è nato a Firenze nel 1919, dal Conte Camillo Negroni.
Camillo era famoso per i suoi viaggi nei paesi anglosassoni; in città lo conoscevano tutti perché guidava una delle prime auto in circolazione, con un imponente cappello a cilindro.
Cowboy, giocatore d’azzardo e maestro di scherma.
Era famoso per le sue abilità da bevitore, si narra che in un giorno riuscisse a bere anche quaranta drink, seduto al bancone del suo bar preferito, il Casoni di Firenze.
Ed è proprio qui che Camillo volle modificare la ricetta del famoso Americano, sostituendo il gin alla soda e aggiungendo sul bordo del bicchiere una fetta di arancia, firma indiscussa del Conte.
Da Firenze il drink conquistò prima la toscana, poi tutta Italia, diventando sinonimo di Made in Italy.

BELLINI

Ricetta:
2/3 di prosecco
1/3 di polpa di pesca

La ricetta originale prevede la polpa di pesca bianca schiacciata con la forchetta e mischiata delicatamente al prosecco, per non far perdere troppo gas al vino. Il tutto servito in un flùte.

Storia:
Nato nel 1948 all’Harry’s Bar di Venezia, locale frequentato da niente di meno che Ernest Hemingway, Gianni Agnelli e Maria Callas.
Una sera, il capo barista Giuseppe Cipriani pensò bene di accostare la pesca bianca veronese al prosecco tipico di quelle zone, per celebrare l’inaugurazione della mostra di Giovan Battista Bellini al palazzo Ducale.
Nel creare il famoso drink si ispirò ai colori rosati tipici dei dipinti del grande maestro.
I visitatori furono subito affascinati da quel grazioso cocktail “Bellini” tanto da farlo diventare, in poco tempo, simbolo dell’italianità.

SPRITZ

Ricetta:
1/3 di vino bianco frizzante
1/3 di bitter (Aperol o Campari)
1/3 di acqua frizzante

In un bicchiere old-fashioned con ghiaccio si versa in ordine l’Aperol, il vino bianco frizzante e infine l’acqua o soda. Alla fine si aggiunge una fetta di arancia tagliata sottile.

Storia:
Lo Spritz è nato all’inizio dell’800 in Veneto, anche se le sue origini risalgono a tempi più remoti.
Nel 700, durante la dominazione austriaca, i soldati dell’impero asburgico iniziarono a bere vino veneto, troppo forte, però, per i loro palati: così aggiunsero acqua frizzante.
Il nome originario era spritzen, che significa “spruzzare”.
Negli anni ’20 si iniziò ad aggiungere alla miscela un po’ di bitter, per renderlo più colorato.

Se hai in programma un viaggio in Veneto fai attenzione quando richiedi uno Spritz perché a Padova si beve con l’Aperol, a Venezia e sulla costa con il Select, bitter rosso.

Ora sai preparare i tre drink italiani più famosi e, mentre li servi, racconta anche la storia.
Sai che figurone!

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