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L’Isola di Procida si trova a poca distanza da Napoli e qui le casette dai colori pastello si affacciano direttamente su un mare limpido e con sfumature verdi. A confermare la bellezza di questo posto è il fatto che molti registi hanno scelto proprio Procida come scenario per girare alcune scene di importanti film, quali Il Postino o Il talento di Mr. Ripley.
Ma Procida non è solo questo: qui infatti si trovano bellissime spiagge in cui poter trascorrere vacanze da sogno. Scopriamo insieme in questa guida quali sono le spiagge più belle di Procida.
Le spiagge più belle di Procida
- Spiaggia della Chiaia
- Spiaggia della Lingua
- Spiaggia della Silurenza
- Spiaggia del Postino
- Spiaggia del Ciraccio
Spiaggia della Chiaia
La Spiaggia della Chiaia è principalmente a libero accesso e si può raggiungere in due modi: o via mare o a piedi, percorrendo ben 186 scalini. Sulla sua sinistra si trovano il Porticciolo della Corricella e Terra Murata. A destra, invece, si può ammirare un costone roccioso caratterizzato dalla presenza delle tipiche case del posto.
La spiaggia offre una vista privilegiata sul Vesuvio, si compone di sabbia spessa ed è bagnata da un mare pulito e cristallino.
Spiaggia della Lingua
La Spiaggia della Lingua è collocata sul porticciolo di Marina Grande, si affaccia sul punto di passaggio per le navi, ovvero il Canale di Procida, e si trova di fronte all’omonimo monte. Questa è l’unica spiaggia non sabbiosa, ma composta da ciottoli. Inoltre, rispetto alle altre è anche più selvaggia e protetta dalla vegetazione spontanea. Anche qui il mare è pulito e blu, ma si presenta spesso mosso e dai fondali immediatamente alti.
Spiaggia della Silurenza
La spiaggia della Silurenza si trova anch’essa nei pressi del porticciolo di Marina Grande. Per raggiungerla, basta percorrere in auto via Roma lato Grotte. Questa è una spiaggia family friendly, in quanto il fondale digrada lentamente ed è presente un lido con bar/ristorante per una pausa dal sole.
Spiaggia del Postino
Originariamente conosciuta come la spiaggia del Pozzo Vecchio, questa spiaggia è stata rinominata Spiaggia del Postino in seguito alle scene del film “Il Postino” qui girate e che fanno da sfondo all’iconico momento in cui Massimo Troisi e Mariagrazia Cucinotta si incontrano per la prima volta e si innamorano.
Qui la sabbia è scura perché di origine vulcanica, il che rende di conseguenza il mare di tonalità più scure e intense.
Spiaggia del Ciraccio
Tra la spiaggia del Ciraccio e quella della Chiaiolella ci sono solo due faraglioni in tufo a separarle. Questo è il tratto di litorale più ampio e qui il sole vi batte sopra per tutta la giornata. Se stai cercando una spiaggia libera in cui stendere il tuo asciugamano, ti trovi nel posto giusto. Qui non ci sono, infatti, stabilimenti balneari.
Escursioni e itinerari a Procida
Puoi visitare i “Sentieri Lucertola di Procida“: Il Sentiero Pizzaco, il Sentiero Solchiaro e il Sentiero dell’Isolotto di Vivara
- Sentiero Pizzaco: breve percorso immerso nella macchia mediterranea, che conduce fino a un promontorio panoramico affacciato sul mare.
- Sentiero Solchiaro: un’area apprezzata dagli amanti delle escursioni in quanto corre su entrambi i lati di Procida, creando una camminata circolare.
- Sentiero dell’isolotto di Vivara: attraversa un’oasi protetta. Nell’isola di Vivara si possono ammirare piante rare, uccelli acquatici, conigli selvatici, numerosi reperti d’epoca micenea, vegetazione selvaggia e fondali costellati da piante marine. É l’escursione ideale per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling.
Località e storia
Non si sa molto del nome dell’isola, alcuni pensano che derivi dal greco prochetai, ovvero “giace”, poiché morfologicamente sembra che Procida sia sdraiata sul mare. Secondo altre leggende, Procida pare fosse la nutrice di Enea, da lui qui sepolta.
In base alle poche informazioni rinvenute, si parla di Procida dall’VIII secolo a.C., quando i coloni calcidesi giunsero dall’isola di Eubea e vi portarono la propria arte e al cultura. I Romani non ne furono molto attratti, in quanto la natura vulcanica dell’isola non consentiva di costruire le loro tipiche grandi opere.
Nel Medioevo l’isola fu spesso attaccata dai pirati saraceni, inclusi i musulmani di Barbarossa: fu durante queste incursioni che San Michele Arcangelo divenne patrono di Procida. Gli abitanti cercarono rifugio a Terra Murata, a 91 metri di altezza e dove si potevano difendere e ricavare case in tufo, scavare fossati e innalzare argini.
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