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Alla scoperta delle migliori spiagge di Santa Giusta

Santa Giusta si trova in provincia di Oristano, nella Sardegna Centro-Occidentale e nell’alto Campidano ed è circondata da suggestive lagune. A rendere famoso il paese c’è innanzitutto l’imponente Cattedrale di Santa Giusta, edificata tra il 1135 e il 1145, in stile romanico e dedicata alla martire patrona del paese: alcune colonne della basilica arrivano da Tharros e altri, sui cui resti è stata costruito il borgo attuale, da Othoca.

Il comune dell’oristanese è nel mezzo di un contesto naturalistico fatto di zone umide: a Ovest è bagnato dallo Stagno di Santa Giusta, mentre a Sud-Est c’è la foresta di lecci di Aquafrida, che per la precisione si trova sul Monte Arci.

Ma non finisce qui, perché Santa Giusta è anche di una graziosa e accogliente località di mare, particolarmente apprezzata dai visitatori per le acque cristalline e le spiagge bianche da sogno.

Le migliori spiagge di Santa Giusta e dintorni

  • Spiaggia di Santa Giusta
  • Spiagge di Abarossa e Sassu
  • Spiaggia di Torre Grande

Spiaggia di Santa Giusta

La Spiaggia di Santa Giusta si trova nell’omonima località balenare vicina all’Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, ed è stata premiata dall’Associazione Pediatri Italiani con la Bandiera Verde in quando a misura di bambino: i fondali digradanti consentono ai più piccoli di giocare sulla battigia e ai loro genitori di godere di una vacanza all’insegna della sicurezza.

Affacciato sul Golfo di Oristano, l’accogliente arenile, che parte dalla zona industriale paesana e giunge sino allo stagno di s’Ena Arrubi, è sempre riparato dalla corrente e dal vento forte.
La spiaggia non è distante dal centro di Santa Giusta, tuttavia, dovrai prendere l’auto che potrai poi parcheggiare a ridosso della spiaggia.

La spiaggia grigio chiaro è fatta di sabbia grossa mista a ghiaia, ammirerai dune coperte di rigogliosa vegetazione, come i gigli marini, e l’acqua, è color turchese e cristallina. Purtroppo i servizi sono quasi del tutto assenti.

Spiagge di Abarossa e Sassu

Tra gli arenili locali ci sono la Spiaggia di Abarossa, nota anche con il nome di Spiaggia di Cirras o Spiaggia delle Dune di Cirras, e la Spiaggia di Sassu, entrambe più o meno libere, ma offrono l’opportunità dii noleggiare attrezzature come ombrelloni, lettini e sdraio.
La Spiaggia di Abarossa è di libero accesso, ed è composta da sabbia dorata e grossa, fondali sabbiosi poco profondi, ideali per consentire ai bambini di giocare in sicurezza, e mare azzurro-verde.
La Spiaggia di Sassu, invece, è una lingua di sabbia bianca che collega il porto industriale di Oristano e lo stagno di S’Ena Arrubia. Le due spiagge sono fatte a misura di coloro che desiderano trascorrere una riposante vacanza stando lontano dalla città e dalla folla, visto che non sono quasi mai affollate neanche d’estate. Il tratto di spiaggia noto come Abarossa Dog Beach, di giorno è sempre accessibile ai cani.

Spiaggia di Torre Grande

La Spiaggia di Torre Grande si chiama come l’omonimo centro turistico, si trova a circa 11 km da Santa Giusta ed è la più conosciuta e attrezzata dell’intero litorale oristanese: è ampia e perfettamente dotata di tutti i servizi e le comodità, ed è adatta per accogliere le famiglie, ma anche chi pratica sport acquatici.
Torre Grande è bordata di palme, dotata di un incantevole lungomare e di un litorale perfetto per praticare snorkeling, subacquea, footing e altri sport marini e non.
Al centro del paese scorgerai l’omonima torre spagnola, eretta tra il 1542 e il 1572, intorno alla quale sono presenti locali, pub, ristoranti e vengono organizzati sagre, mostre, concerti, mostre e mercatini di ogni genere.

Cosa fare: escursioni e itinerari a Santa Giusta

1. Visita alla Basilica di Santa Giusta: questa basilica romanica è uno dei principali luoghi di interesse di Santa Giusta e merita una visita per ammirarne l’architettura e i tesori artistici.

2. Giardino delle Farfalle di Santa Giusta: questo giardino offre la possibilità di ammirare una grande varietà di farfalle provenienti da diverse parti del mondo. È un’esperienza educativa e affascinante, perfetta per una gita in famiglia.

3. Visita al Parco Archeologico di Tharros: situato nelle vicinanze di Santa Giusta, il sito archeologico di Tharros è uno dei più importanti della Sardegna. Qui è possibile esplorare le rovine delle antiche città fenicie e romane.

4. Escursione al Parco Naturale Regionale di Monte Arci: situato a pochi chilometri da Santa Giusta, questo parco naturale offre una vasta gamma di sentieri escursionistici. È possibile fare trekking, mountain bike o semplicemente godersi la natura incontaminata.

5. Visita alle miniere di montevecchio e Ingurtosu: questa escursione permette di esplorare le antiche miniere di piombo e zinco che erano in funzione nel XIX secolo. È possibile visitare le gallerie e scoprire la storia mineraria della regione.

Ti consiglio di consultare guide turistiche locali o siti web specializzati per ulteriori informazioni sugli orari, costi e dettagli specifici di queste escursioni e itinerari a Santa Giusta.

Località e storia

Come testimonia il ritrovamento di manufatti in ossidiana nella regione paludosa di Interquas, le prime tracce di vita umana a Santa Giusta risalgono a Neolitico.

La città di Othoca, l’antica Santa Giusta, venne fondata dai Fenici verso la seconda metà dell’VIII secolo a.C. su una tozza penisoletta della costa orientale della laguna, ed era delimitata a Nord e a Sud da due profonde insenature d’acqua che sono state sotterrate nell’ultimo secolo e mezzo.

In base a numerosi documenti anforari, la laguna rappresentò il porto della città, mentre l’economia probabilmente era basata sul commercio: al porto affluivano le derrate agricole, soprattutto cereali, provenienti dal Campidano di Simaxis, carni degli allevamenti del territorio e pesce di stagni e lagune.
È altrettanto probabile che a Othoca esistessero una serie di botteghe artigianali con produzione fittile composta da per lo più da anfore e vasellame comune.

Dal 216 a.C. al 460 d.C. circa Othoca fu dominata dai romani, mentre nel Medioevo fece parte del Giudicato d’Arborea, nella Curatoria di Simaxis. Santa Giusta fu spesso vittima delle guerre del Marchesato di Oristano e di incursioni barbariche. Nel 1652 la sua popolazione fu pesantemente colpita dalla peste.

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