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Le 7 spiagge più belle del Golfo dell’Asinara

Il golfo dell’Asinara si trova in provincia di Sassari, nel tratto di mare della Sardegna nord-occidentale compreso tra l’omonima isola a nord, Punta scorno a ovest e capo Testa a est per un’estensione totale di 172,5 km.

Il litorale si estende tra colline ricche di macchia mediterranea, dove vive indisturbato il caratteristico asinello bianco, e in cui si stagliano meravigliose spiagge dalle mille sfumature di blu con fondali ricchissimi di biodiversità marina.

Ricca di tesori naturalistici, disseminati su 50 chilometri e compresi nel Parco Nazionale dell’Asinara e nell’Area Marina Protetta, l’Asinara custodisce al suo interno scenari davvero unici testimonianza di una storia che va dall’epoca dei fenici fino ai giorni nostri.

Le migliori spiagge del Golfo dell’Asinara

Vediamo insieme quali sono le spiagge più belle di questo paradiso della Sardegna

Spiaggia La Pelosa – Stintino

Tra le spiagge più amate del nord della Sardegna rientra senz’altro lei, la Pelosa.

Frequentatissima dai turisti per la sua sabbia bianca e il mare limpido e cristallino, la Pelosa lega il suo bizzarro nome alla presenza di posidonia nelle dune che attorniano il litorale.

Situata ai piedi di Capo Falcone speculare all’isola Piana e all’Asinara, si contraddistingue per la torre che svetta sul litorale.

Molto affollata soprattutto nei mesi di luglio e agosto, unisce alla sua bellezza un’ampia gamma di servizi che renderanno ancora più indimenticabile il tuo soggiorno nel Golfo dell’Asinara.

Spiaggia Ezzi Mannu – Stintino

Facilmente raggiungibile da Stintino e davvero suggestiva è la spiaggia di Ezzi Mannu.

Il litorale è lungo ed esteso e si fonde con le spiagge di Punta Elce, Pazzona, Pilo e con le Saline.

L’arenile è formato da una sabbia soffice e chiarissima con piccoli ciottoli di quarzo. L’acqua trasparente assume tutte le gradazioni che vanno dal verde smeraldo all’azzurro intenso, mentre il fondale sabbioso si mantiene basso per diversi metri garantendo bagni in tutta sicurezza anche per i più piccoli.

Spiaggia Le Saline – Stintino

Amante del surf e del windsurf? Le Saline è la spiaggia che fa per te!

Raggiungibile attraverso uno sentiero sterrato, la spiaggia Le Saline è circondata dalle antiche saline risalenti al Duecento.

L’arenile di sabbia mista a ciottoli e il mare limpido e azzurro caratterizzano questo trionfo di bellezza naturale.

Al fondale basso, garanzia di sicurezza per i natanti meno esperti, si unisce un’ampia scelta di servizi.

Spiaggia di Platamona – Porto Torres

Spostandoti verso Porto Torres non potrai perderti Platamona. Si tratta di una spiaggia che si estende per oltre 15 chilometri tra sabbia bianca e conchiglie.

Una rigogliosa pineta circonda questa oasi di bellezza dove i raggi del sole illuminano un mare cristallino che va dall’azzurro al blu intenso.

Spiaggia dello Scogliolungo – Porto Torres

Se ami le spiagge libere, Scogliolungo ti piacerà sicuramente.

Distese di morbida sabbia con un mare da cartolina sono le caratteristiche di questa località, ben riconoscibile per la statua del delfino posta su una roccia tra le onde.

La spiaggia di Scogliolungo è accessibile alle persone diversamente abili e ha un’ampia scelta di servizi.

Spiaggia Li Cossi – Trinità d’Agultu e Vignola

Acque che vanno dal verde all’azzurro, sabbia fine e chiarissima, scogli che affiorano e un panorama davvero mozzafiato. Questa è Li Cossi, una delle spiagge più belle del nord della Sardegna al limite occidentale con la Gallura.

La spiaggia si trova in una cala racchiusa da scogliere di trachite rosa che disegnano bellissime forme attorno ad un litorale di sabbia morbida e dorata.

Il mare è limpido e cristallino e intensifica la sua colorazione andando verso il largo. Il fondale è sabbioso e digradante, perfetto per i bambini, mentre a profondità più elevate diventa un angolo di paradiso per gli appassionati di snorkeling e immersione.

Presso la spiaggia è possibile usufruire di numerosi servizi, dai ristoranti al noleggio pedalò e attrezzature sportive.

Cala Tinnari – Trinità d’Agultu e Vignola

Quella di Cala Tinnari è una spiaggia bellissima ricca di fascino e colori.

L’arenile di sabbia dorata e fine è puntellato da ciottoli levigati di colore grigio chiaro.

Il  mare cristallino ha una colorazione verde smeraldo intenso e vira verso l’azzurro e poi il blu man mano che si va verso il largo.

Il fondale è prevalentemente roccioso e la roccia caratterizza anche la bellissima scogliera rossastra che circonda la spiaggia insieme ad una rigogliosa macchia mediterranea.

Alle spalle della spiaggia troviamo il fiume Riu Pirastru.

Se cerchi un’oasi di tranquillità, Cala Tinnari è la spiaggia giusta per te.

Cosa fare: escursioni e itinerari

L’Asinara, gioiello del nord Sardegna, permette di vivere esperienze uniche a contatto con una natura pura ed incontaminata.

Per vivere al meglio il lato “green” del Golfo dell’Asinara non puoi perderti il Sentiero del Granito.

Si tratta di un’antica strada sterrata che dal molo di Fornelli conduce a sud dell’Isola. Compagno di viaggio saranno scenari marittimi davvero mozzafiato che si inseriscono nella cornice di una ricca macchia mediterranea.

Il percorso, nel corso del quale incontrerai tre cave di granito, termina a Cala Sant’Andrea località che costeggia uno specchio d’acqua salmastro.

Altri sentieri interessanti sono quello dell’Acqua che porta dalle acque del mare ai ruscelli collinari, fino alle sorgenti e gli stagni salmastri; ma anche il Sentiero del Castellaccio che ti porterà di fronte all’edificio medievale che svetta sullo stretto dei Fornelli.

Località e storia

Fascino e mistero si intrecciano nella storia dell’Asinara.

Si narra che qui, nel 2280 a.C. Ercole divenne re dei Sardi dando il nome alle località dedicate al suo culto da cui il toponimo di Herculis Insula.

Molto frequentata per la sua posizione centrale nel Mar Mediterraneo, fu scelta prima dai Fenici come base per i loro commerci e poi dai Greci e dai Romani.

Durante il medioevo fu abitata dai monaci camaldolesi che vi costruirono edifici religiosi ed avviarono la pratica dell’agricoltura.

Con l’arrivo dei pastori sardi e dei pescatori liguri, il Golfo dell’Asinara cominciò a popolarsi fino a che fu loro imposto di sgomberare il territorio sul quale Re Umberto volle edificare una colonia penale e una stazione di quarantena.

Testimonianze di quell’epoca rimangono ancora ben visibili nel contesto dell’Asinara che oggi ha assunto le sembianze di un autentico paradiso che richiama ogni anno numerosissimi turisti in cerca di un angolo di autenticità e quiete in Sardegna.

 

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